La TECNICA CALCISITICA DI BASE: CHE COS’È, DA QUALI MOVIMENTI È COMPOSTA E QUALI ABILITÀ AIUTA A SVILUPPARE

separator

Vi è mai capitato di guardare una partita, allo stadio o in televisione, e pensare a come facessero i giocatori ad avere movimenti così fluidi, decisi e precisi? Chiacchierando con gli amici vi siete mai chiesti come facesse un determinato calciatore ad essere così consapevole del proprio corpo e delle azioni che effettuava in campo? La risposta, secondo noi, nel 95% dei casi sarà affermativa, e sappiamo anche che i meno esperti e inseriti nell’ambiente calcistico avranno, nella maggior parte dei casi, collegato la grande padronanza nel gestire palla e situazioni in campo solo a un grandissimo e unico talento.

Pur avendo molti giocatori capacità innate, è necessario però sapere che anche nel calcio così come in tutti gli sport, un vero campione, perché venga definito tale, non può pensare di non dover accostare a un grande talento una solida e valida tecnica.

I gesti tecnici sono infatti abilità imprescindibili per i calciatori, da svilupparsi nel tempo attraverso solidi programmi didattici, al fine di strutturare, migliorare e perfezionare le capacità sensopercettive e le abilità coordinative generali e speciali, oltre naturalmente agli schemi motori di base. Solo partendo da questi principi, infatti, un allievo potrà arrivare a capire la differenza tra la dinamica necessaria per un calcio di piatto piuttosto che per un calcio di collo, per uno stop di coscia o di petto, o ancora per un salto a piedi uniti piuttosto che un salto a terzo tempo.

Già, ma quando parliamo di tecnica calcistica, che cosa intendiamo?

Nella tecnica calcistica vengono compresi tutti i movimenti di base con cui si possono classificare le azioni compiute da un giocatore, riassumibili in sette punti, che vi elenchiamo qui di seguito:

  1. Dominio della palla: più un’abilità che un vero e proprio gesto tecnico, il dominio rappresenta la capacità di controllare e gestire il pallone. Per fare questo è necessario possedere una grande padronanza percettiva del proprio corpo, un buon equilibrio dinamico e una grande capacità nel dosare forza e tensioni muscolari.
  • Calcio della palla: è il gesto tecnico più frequentemente messo in atto durante una partita. Per calciare in modo ottimale il giocatore deve possedere ottimi riflessi spazio-tempo e di azione-reazione, per calibrare il momento giusto in cui rinviare o passare la palla, oltre a ottime capacità sensopercettive.
  • Ricezione della palla: in parole povere, quando si parla di ricezione, si intendono tutti i tipi di “stop” che il giocatore può effettuare con il pallone utilizzando diverse parti del piede e del corpo. Precisione e coordinazione sono due abilità cardine per recepire la palla in maniera ottimale.
  • Contrasto: come si può facilmente desumere, il contrasto è un gesto tecnico di difesa, in cui il giocatore tenta di fermare l’azione degli avversari, allo scopo di riconquistare il pallone. Pur essendo una delle “frecce dell’arco” fondamentali per i difensori, deve in realtà essere un principio della tecnica di base familiare a tutti i giocatori, attaccanti compresi. Necessarie per il contrasto sono sicuramente abilità di coordinazione, azione-reazione e ottimi riflessi spazio-tempo.
  • Colpo di testa: gesto della tecnica calcistica a volte trascurato nella didattica, il colpo di testa risulta in realtà fondamentale per la gestione aerea del pallone. Anche qui è necessaria una grande coordinazione, oltre a una buonissima abilità nei riflessi spazio-tempo per un ottimale calcolo balistico della traiettoria e del momento dell’arrivo del pallone.
  • Rimessa laterale: così come il colpo di testa, anche la tecnica dietro a una rimessa laterale viene in molti casi data un po’ per scontata da un punto di vista didattico, considerata quasi come un gesto istintivo, forse anche perché è uno dei pochi momenti in cui il giocatore può utilizzare braccia e mani per rinviare il pallone dopo che gli avversari hanno fatto uscire quest’ultimo dall’area di gioco. Forza e precisione risultano fondamentali per realizzare una corretta rimessa laterale.
  • Tecnica del portiere: concludiamo il nostro ex cursus con la tecnica del portiere, uno dei sette punti per cui, probabilmente, si potrebbe aprire un lungo capitolo a parte. Ultimo baluardo della squadra, il portiere, oltre ad allenarsi con gli altri giocatori, gode ovviamente di un programma riservato alla sua funzione, in cui si cerca sempre di più di seguire training che abbiano come principio quello della realisticità che permettano di simulare posizioni, tempi e spazi simili a quelli ritrovabili poi in partita.

Coordinazione, precisione, forza e resistenza, oltre a capacità di azione- reazione e riflessi spazio-tempo: sono queste alcune delle abilità che un buon giocatore sviluppa e continua a perfezionare negli anni grazie alla tecnica calcistica, al fine di raggiungere risultati sempre migliori.

Perché il talento rimane sempre un ottimo inizio nella carriera di qualsiasi atleta, ma mai sufficiente se non abbinato a studio, fatica e una più che corretta preparazione tecnica.