Calcio e performance fisica: la realtà sulla correlazione tra i chilometri percorsi in campo e la vittoria di un match.
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“Non importa quanto corri, ma dove e perché corri”: sono queste le parole del grande Zdeněk Zeman, Mister illuminato che, con la sua citazione calzante, ci permette di introdurre l’argomento trattato oggi nel nostro blog.
Per parlare in maniera appropriata del tema in questione abbiamo deciso di partire da alcune domande a cui, successivamente, tenteremo di rispondere: quale è la correlazione tra i chilometri percorsi dai giocatori di una squadra e il successo della squadra stessa? È strettamente necessario che i calciatori inanellino uno sprint dopo l’altro durante un match? Quali sono i ruoli che macinano più chilometri in campo?
Pur essendo la corsa un elemento importante nel gioco del calcio, è stato più volte dimostrato come esso non sia determinante per definire le prestazioni dei calciatori e, di conseguenza, della squadra. Non essendo uno sport individuale, infatti, i parametri per definire un buon gioco non sono determinati attraverso l’intensità della corsa di un giocatore, bensì tramite la tattica associata ad essa. In parole povere, gli sprint dei calciatori sono efficienti ed efficaci quando generano spazi e situazioni interessanti per sé e per la squadra. Prendiamo come esempio Lionel Messi, pallone d’oro 2021: pur non macinando chilometri durante i match, il giocatore risulta impareggiabile qualitativamente e strategicamente proprio per la sua capacità di guadagnare posizioni di campo e creare situazioni di gioco interessanti. In uno studio del 2015 dal titolo “Match Running Performance and Success Across a Season in German Bundesliga Soccer Teams”, si è dimostrato addirittura come la quantità di chilometri percorsi dai giocatori durante una partita non sia correlato, per esempio, al possesso palla e, addirittura, come essa sia in realtà inversamente proporzionale al successo della squadra.
Se i chilometri percorsi non sono così necessari a definire la vittoria di un match, sono invece più determinanti le accelerazioni e le decelerazioni che un calciatore riesce ad effettuare nel corso della gara. È stato infatti provato che le azioni ad alta intensità corrispondono quasi sempre con reti segnate: se la quantità di chilometri macinati durante una partita non incide dunque sul risultato, gli sprint rappresentano una parte fondamentale, anche se essi rappresentano solamente il 3% dei metri che i giocatori percorrono durante una partita.
Ma chi sono i giocatori che macinano più chilometri durante una partita? Analizzando i dati di un match, si delinea che i centrocampisti esterni siano i più attivi in campo, al fine di essere un punto di riferimento tanto per le azioni offensive tanto che per quelle difensive. Ad essi seguono i terzini, gli attaccanti, i centrocampisti centrali, che detengono il primato di sprint effettuati nei 90 minuti di partita, e i centrali di difesa.
Analizzando i ragionamenti raccolti possiamo dunque concludere che, a differenza di altri atleti e altri sport, non è detto che più una squadra corra, più i risultati in campo siano migliori. Tecnica e tattica sono infatti sempre imprescindibili e i chilometri percorsi devono essere sempre funzionali ad una strategia di gioco ben precisa: solo tramite quest’ultima, infatti, si può concorrere alla vittoria.
In sintesi, dunque, per citare Roberto Baggio: “È sempre meglio far correre la palla. La palla non suda”.
Un allenamento ben strutturato sta alla base di una strategia ben delineata per affrontare un match: noi di F2.0, grazie al nostro staff qualificato, curiamo la preparazione e la crescita dei nostri ragazzi in maniera meticolosa, offrendo anche la possibilità di usufruire di allenamenti individuali per allievi di qualsiasi età, livello e esigenza. Scopri qui la nostra offerta per conoscere il mondo di F2.0!