Luca
Pellegrini

La mia storia
CHI È LUCA PELLEGRINI
Calciatore, allenatore e non solo: Luca Pellegrini da anni è a capo di Footballduepuntozero, progetto ambizioso e necessario pensato per creare opportunità di crescita per i calciatori, grandi o piccini che siano, desiderosi di sviluppare le proprie potenzialità tecniche, tattiche e non solo.
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– Caro Luca, ci piacerebbe iniziare questa chiacchierata partendo proprio dalle tue origini come calciatore: a che età hai cominciato a giocare a calcio e quale è stato il tuo percorso formativo?
Come tutti i bambini amanti del pallone, ho cominciato a giocare da piccolissimo, ad appena 5 anni, a Marina di Massa. A 12 anni, avendo ormai capito che quella che era una passione poteva trasformarsi in qualcosa di più, ho deciso di spostarmi a Montecatini per giocare nella squadra di Margine Coperta, restando lì per due anni e collezionando le prime vittorie, tra cui quella del Campionato italiano Giovanissimi. A 14 anni l’occasione della vita: la Juventus mi accoglie nel suo settore giovanile, cominciando così per me un cammino lungo 8 anni, costellato di partite nella under 15,16 e 17 e di ritiri estivi con la squadra, oltre a trasferte in tutto il mondo tanto con la Nazionale giovanile quanto con la Juve. È stato un percorso duro ma formativo da tutti i punti di vista, che mi ha permesso di imparare dai più grandi allenatori e osservare i più grandi calciatori in azione, cercando di rubare il più possibile i trucchi del mestiere da ognuno di loro.
– Un percorso formativo dunque in ascesa che ti ha permesso di fare esperienze significative anche come calciatore professionista. Quali sono i momenti, le persone e le squadre in cui hai giocato che ricordi con più affetto? Ci sono stati dei momenti difficili durante la tua carriera?
Sicuramente sono tantissimi i momenti e le persone da ricordare: per quanto riguarda l’esperienza nella Juventus voglio prima di tutto spendere due parole per Marcello Lippi e Carlo Ancelotti, due Mister di grandissima esperienza e grandi uomini con cui ho avuto il piacere e l’onore di avere a che fare. Con la squadra sono tanti i momenti che vorrei ricordare, ma uno su tutti è quello della trasferta fatta a Istanbul nel 1998 per il match Juventus-Galatasaray, un’esperienza memorabile per la mia carriera. Per quanto riguarda le esperienze successive, invece, ricordo con tanto affetto gli anni nel Rimini, nell’Arezzo, nel Como e nel Crotone e, in particolare per queste ultime due, le vittorie di campionato in Serie C. Tra le persone significative per il mio percorso, ancora una volta gli allenatori che ho incontrato, tra cui Gian Piero Gasperini, Loris Dominissini, Claudio Maselli e Serse Cosmi. Ovviamente, come in tutte le carriere, non sono mancati alcuni incidenti di percorso: ho subito infatti due infortuni del crociato, a 18 e 21 anni, che mi hanno costretto a uno stop forzato per alcuni mesi, facendomi però comprendere ancora di più la passione e l’amore che nutrivo per questo sport.
– Quando hai capito che volevi mettere il tuo bagaglio di esperienze a disposizione dei giovani talenti del mondo del calcio, passando quindi dall’altra parte e diventando allenatore?
Come tutti sanno la carriera di un calciatore non può durare in eterno: ci sono degli ostacoli fisici che inevitabilmente a un certo punto si presentano e devono essere affrontati in maniera consapevole. Proprio per questo ho sempre pensato di voler proseguire nel mondo del calcio come allenatore, conseguendo così già a 28 anni il patentino UEFA. Poi le cose sono venute da sé: negli ultimi anni della mia carriera come calciatore ho cominciato ad allenare la prima squadra della Valenzana Mado, per poi seguire per quattro stagioni l’HSL Derthona, portandola alla vittoria di tre campionati e due coppe Italia.
– Un grande bagaglio messo oggi a disposizione di grandi e piccini per footballduepuntozero: raccontaci qualcosa sul progetto e sul perché hai voluto crearlo.
Footballduepuntozero è nato nel 2017, inizialmente per offrire ai ragazzi della zona un campus estivo di solo calcio, in cui allenarsi, crescere e divertirsi. La risposta è stata fin da subito ottima ed è tutt’ora in continua crescita: basti pensare che nel 2017 il campus durava due settimane, mentre nel 2021 siamo riusciti a raggiungere una durata di due mesi, proprio per la grande affluenza di ragazzi desiderosi di allenarsi con noi. Felicissimi di questo risultato, nel settembre 2021 abbiamo deciso di ampliare la nostra offerta, proponendo per tutto l’anno allenamenti individuali, pensati per qualsiasi età (bambini, ragazzi e adulti), ruolo o esigenza fisica o tecnica, realizzabili anche eventualmente in piccoli gruppi. La volontà è quella di dedicare tempo di qualità ai nostri allievi, sviluppando al meglio le potenzialità tecniche e tattiche, non tralasciando mai l’aspetto psicologico, fondamentale per ottenere i risultati migliori in campo. Fino ad ora siamo felici del percorso intrapreso, ma, come i migliori atleti, puntiamo sempre a superarci, ampliando in futuro l’offerta e ampliando il nostro team con nuove e qualificate figure professionali.



